La notte diversa
Cala la notte diversa, da tutte le altre notti,
è la notte in cui anche tu, Madre, imparerai a chiudere gli occhi.
Dovrai lasciarmi dimostrare la verità,
prendendo tante botte che Dio solo lo sa.
Mi accompagnerai soffrendo fin quando non ne potrò più,
penserai, era meglio, se non mi fossi chiamato Gesù.
Avrai gli occhi più grandi di sempre,
come quando io ti insegnavo, un amore soltanto umano,
ma che non ti avrebbe lasciato la mano.
Ti vedrò compiere il tuo dovere,
stando in disparte senza parlare.
Come ti diedi il mio grembo puro,
senza sapere cos’altro fare.
Ora ricorda le mie parole, quando dicevo ritornerò,
serviranno a darti sollievo, nelle notti in cui non ci sarò.
Sarà bello vederti tornare e sapere che tutto hai compiuto,
perdona Figlio, se a vedere quel male, pregherò che nulla fosse accaduto.