Fregatene
Fregatene del giudizio della gente che passeggia,
de quella che da lontano,
senti già che rumoreggia.
Fregatene de ‘n giudizio dato da ‘no sconosciuto,
che se dovessi cade’ in disgrazia,
non è a lui che chiederai aiuto.
Fregatene de chi c’hai accanto e te smonta ogni intuizione,
che tenette al pari sua,
forse è la sua unica preoccupazione.
Fregatene de appari’ ridicolo o de esse’ preso in giro,
ma ricorda che più è importante il colpo,
più preciso deve esse’ il tiro.
Fregatene poi de ostenta’ che te ne freghi,
che non c’è solitudine più brutta de non sape’ ‘na cosa,
e non trova’ qualcuno che te la spieghi.
E fregatene pure de sembra’ duro e vive nel mondo dei superficiali,
che tanto fanno tutti gli equilibristi,
solo perché non sanno usa’ le ali.